Come preparare il Torrone di Doña Pepa

Avvicinandoci al mese di ottobre, è difficile non pensare al delizioso Torrone di Doña Pepa, un’icona della tradizione dolciaria peruviana. Questo dolce, ricco di storia e sapore, è un pilastro delle celebrazioni legate al Signore dei Miracoli.

La sua preparazione, sebbene possa sembrare impegnativa, è accessibile a tutti coloro che desiderano immergersi nella cultura culinaria del Peru. Pronti a scoprire i segreti di questo dolce irresistibile? Preparatevi a deliziare il palato con il Torrone di Doña Pepa!

Ingredienti

• 2 tazze di burro
• 4 tazze e ½ di farina 00
• 1 cucchiaio di sale fino
• 2 cucchiaini di lievito in polvere
• 5 tuorli d’uovo
• 4 cucchiai di zucchero semolato
• 1 cucchiaio di semi di sesamo macinati
• 1 cucchiaio di semi di anice
• 1 tazza di latte fresco

Per il miele:

• 6 tazze di zucchero semolato
• ½ tazza di pesche
• 2 tavolette di chancaca
• 100 g di fichi secchi
• 1 banana matura
• 1 limone
• 2 mele cotogne
• ½ ananas
• 1 arancia e 1 buccia di arancia
• 2 mele
• Chiodi di garofano e qualche stecca di cannella

Per decorare il torrone:

Codette o pallina zuccherine colorate (alimentare)

Procedimento per il torrone di Doña Pepa

Setacciamo insieme la farina, mescolandola con il sale, il burro e il lievito. L’obiettivo è ottenere un impasto che sia sodo e uniforme, la base perfetta per il nostro torrone di Doña Pepa.

Una volta ottenuto l’impasto, lo trasferiamo sul tavolo e creiamo una piccola fontana al centro. Qui aggiungiamo i tuorli, l’acqua o il latte di anice, lo zucchero, il sesamo e l’anice, ingredienti che daranno al nostro dolce un sapore unico e irresistibile. Rimpastiamo energicamente fino a ottenere un composto morbido, pronto per riposare per circa 15 minuti.

Una volta che l’impasto ha riposato, iniziamo a formare i bastoncini, la caratteristica principale del nostro torrone Doña Pepa. Modelliamo le canne con cura, dando loro le dimensioni desiderate, magari 3 centimetri di altezza per 10 centimetri di lunghezza. Posizioniamo le canne sulla base infarinata, pronte per il forno. Scaldiamo il forno a 180 gradi e cuociamo i bastoncini per circa 40 minuti, controllandoli dopo mezz’ora per assicurarci che diventino dorati e croccanti. Una volta pronti, tiriamoli fuori dal forno e lasciamoli raffreddare prima di gustarli.

Come preparare il miele per il torrone

Iniziamo il processo lavando accuratamente tutta la frutta, mantenendo la buccia per massimizzare il sapore e i nutrienti.

Una volta pulita, tagliamo la frutta a pezzi medi e la mettiamo in una pentola insieme alla chancaca, ai chiodi di garofano e alla cannella. Aggiungiamo 7 litri d’acqua, assicurandoci che la frutta sia completamente immersa.

Portiamo il tutto a ebollizione e lasciamo cuocere fino a quando la frutta inizierà a disfarsi e il liquido si sarà ridotto della metà, circa 30 minuti. Trasferiamo la preparazione e lasciamola raffreddare prima di procedere con la filtrazione.

In un altro pentolino, mescoliamo il succo della frutta con lo zucchero e cuociamo a fuoco basso per circa due ore, assicurandoci di ottenere una consistenza densa e cremosa. Una volta trascorso il tempo necessario, facciamo la prova del cucchiaio per verificare la consistenza desiderata.

Assemblaggio del torrone di Doña Pepa

Prendiamo un largo piatto e lo rivestiamo con carta da forno. Disponiamo i bastoncini uno accanto all’altro sulla carta, seguendo la stessa direzione per formare uno strato base.

Una volta posizionati, spalmiamo del miele di frutta sulla parte superiore dei bastoncini.

Sovrapponiamo un secondo strato di bastoncini trasversalmente al primo e ripetiamo il processo di spalmatura con il miele.

Per il terzo e ultimo strato di bastoncini, aggiungiamo il miele insieme a confetti colorati, palline decorative, canditi e, se preferiamo, qualche frutto secco per arricchire il sapore e la presentazione.

Storia del Torrón di Doña Pepa

La storia del Torrone de Doña Pepa è ricca di leggende e tradizioni che affondano nel XIX secolo del Perù.

Originariamente chiamato “torrone al miele” o “Torrone del Signore dei Miracoli”, si pensa che la sua origine abbia radici spagnole, derivando dall’adattamento di una prelibatezza nota come Torrone d’Alba.

Ci sono due racconti principali sulla sua creazione, entrambi associati a Josefa Marmanillo durante il periodo del Vicereame. Uno narra di un miracolo, in cui Josefa guarì da una malattia dopo aver pregato il Signore dei Miracoli e in segno di gratitudine creò questo dolce.

L’altro racconto riguarda un concorso organizzato da un viceré per trovare il miglior cibo, in cui Josefa, conosciuta come Signora Pepa, vinse con la sua torta, che prese il nome dal suo inventore. Anche se non ci sono prove scritte, la storia di questo dolce iconico è stata tramandata attraverso la narrazione orale e la tradizione.